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26.04.2003 Rimini
location: Velvet Rock Club
foto e recensione: grazie a bettyboop



Un tranquillo week-end DA paura Partenza alle 13.15 da Ferrara. I presupposti non sono dei migliori. Tre donzelle, io-Cinzia-Simona, afflitte da malanni fisici d'ogni tipo e con una dose di pessimismo mai vista: "no, stasera mi sento che non c'è trippa per gatti", "il Velvet è troppo grande, impossibile beccarli", e via così... insomma, l'allegria regna sovrana... brrrrrrrr…(salto spazio-temporale)Arriviamo al Velvet alle 17.30 dopo il solito, infinito, soporifero viaggio in autobus che ci porta fin quasi ai confini con San Marino. Siamo le prime ad arrivare, e ci mancherebbe!!!! La sorpresa è che subito dopo di noi arrivano alcuni altri ragazzi. Stupore: ma come? Non è concepibile che altri fan arrivino così presto come noi!!! Si, lo so che noi arriviamo con quelle 6 o 7 ore di anticipo a causa degli orari dei treni, ma questo non diminuisce l'orgoglio di essere le mejo fan degli After, le maniache che li tampinano già da prima del loro arrivo (ihih!!)… questi pensieri profondi sono interrotti da una musica improvvisa e assordante che proviene dal Velvet: musica afterina, non ci piove. Ma come???? Ma quando sono arrivati?????? Ma perché non li abbiamo visti né sentiti prima?????????? Bé, in effetti, spalmate su scomode panchette sotto la tettoia all'entrata del locale, semiaddormentate, era dura avvertire gli influssi della loro presenza… Ma la batteria di Prette martella, Ciffo accorda il violino e manda in deliquio la Cinzietta e… Manuel? Si sente una voce… che canta le canzoni degli After… con voce agghiacciante, acuta e terribile… che stona e stecca… pelledoca, orrore e raccapriccio… io e Simona ci guardiamo perplesse… "non è Manuel, vero?", "no, non può essere lui", "mi RIFIUTO di credere che sia lui", "basta, vi prego, con questo strazio!!!". Poi il gracidio tace, le prove continuano per circa un'ora e dopo un po' si sente la vera voce dell'Agnelli, quella voce che mette i brividi, che staresti ad ascoltare per ore, per giorni. Quella voce emozionante alla quale ci si abbandona senza riserve (scusate, chiusa la parentesi romantica).Per distrarci, io e Simona lasciamo la Cinzia semisvenuta e zampettiamo con fare da Pantera Rosa nei pressi del furgoncino bianco… chissà che non nasconda qualcosa di compromettente… In effetti, è il furgoncino più asettico e ordinato che io abbia mai visto, ma la chicca del pomeriggio la scoviamo ugualmente: è un numero di cellulare impresso (assicura la mia collega, che a vista è messa meglio di me) col rossetto sulla fiancata dalla parte del conducente, con tanto di cuoricino finale. Dubbi ci assalgono: - verrà usato, quel numero? (no, non può essere… e casomai adesso lo cancelliamo noi…)- dovremmo fare così anche noi? (si, si, dai, incidiamo i nostri numeri di telefono sulla portiera!!!) - o Manuel si incazzerà? (eh, magari non la prende bene… meglio studiare altre forme di approccio…più culturalmente elevate… tipo chiedergli direttamente se è interessato all'articolo ;-> )Il resto del tempo passa tra sonno letargico, biscotti sgranocchiati, tipesse vestite più da concerto di Marylin Manson – come dice la Simo – che da Afterhours, ragazzi con chitarra acustica che abbozzano 1.9.9.6. come fosse "quella sua maglietta fina…", la Cinzia che rigirandosi frana giù dalla panchetta (!!!!!!) e si riprende facendo la gnorri.(salto spazio-temporale)Siamo dentro!!!! Azz… saremo anche una quarantina di persone! (dio, se esisti, fa' che rimanga così e che gli After facciano un concerto solo per pochi intimi… ma dio non esiste, l'ho sempre detto, e il Velvet alla fine è gremito… oserei dire che per Manuel e soci è molto meglio così, ma sognare non costa niente!). Cinzia, ferma e decisa sulle sue posizioni ("il concerto me lo faccio dalla transenna del fonico con Luca… Ciffo mi odia, non può vedermi… la nostra è una storia d'amore morta ancor prima di nascere… e poi mi fa paura il pogo del Velvet"), si piazza tra me e Simona, ma soprattutto in faccia a Dario (o questo era sottinteso?). Quando arriva Luca e la Ci gli annuncia che rimarrà davanti, sono le grasse risate… Ad aprire il concerto, due gruppi: i Mice Vice (giusto?) e i Perturbazione. Bravissimi tutti e due, li ho ascoltati con vero piacere e il tempo è volato. Il pubblico apprezza molto e regala applausi a scena aperta. Posso dirlo? Si, lo dico: altroché i Sux, che dopo due canzoni hanno già rotto (sorry: a Ferrara non mi ha entusiasmata per niente la loro musica – a parte l'acustica pessima del locale: si capivano pochissimo i testi – e Ciccarelli ha una presenza scenica irritante). E finalmente arrivano i Nostri: gran concerto, ieri al Velvet. Nonostante un Dario Ciffo raffreddatissimo (che, tramite intercessione del Viti, ottiene una scorta di fazzoletti da naso da tenere nella custodia del violino… e un kleenex rischia pure di restargli attaccato all'archetto, ma lo scrolla via e quello ricade obbediente al suo posto) e problemi alla chitarra di Manuel (il tecnico – onore al merito – è il sesto After sul palco), tutto va benissimo, anche oltre le più rosee aspettative. L'Agnello di dio è ispirato, di ottimo umore. Gioca con gli altri After (accarezza con affetto il povero Ciffo malato; riprende allegramente Prette che – distratto – non dà l'attacco di non ricordo quale pezzo; si lancia in esibizionismi fallici con la chitarra su "l'amore passa l'herpes è per sempre"… ihihih, con grande gioia e giubilo miei e della Simo!!!! Censura sui pensieri lascivi di quegli attimi…).Gioca col pubblico (si prende i meritati applausi e, quando stanno calando: "Noi abbiamo suonato 2 ore per voi, voi date 30 secondi a noi, EGOISCTI!!", e ride mentre parte un altro scroscio di applausi; presenta una cover, stavolta non dei Motley Crue -?- bensì degli Iron Maiden: "Non è per sempre"…!). Gioca col tecnico (gli fa tributare un applauso e a un certo punto lo rincorre sul palco!!).Manuel dà spettacolo in tutti sensi, si vede che è preso bene, l'atmosfera gli piace e si diverte… e vedere Manuel Agnelli così è contagioso, l'intensità delle canzoni viene arricchita e addolcita da un sorriso che aleggia irriverente e sornione sulle labbra… e la sua voce… più acuta del solito, più acida in un certo senso, perfetta, assolutamente perfetta, dai sussurri alle urla… non ho le parole, scusate, la voce di Manuel è per me pura emozione… e quando alla fine annuncia "una canzone che non facevamo da un po'", un brivido scorre lungo le schiene di tutti… può essere?… sarà vero?… non oso crederci… e attaccano le note di "Voglio una pelle splendida"… per la prima volta a un concerto degli After ho sentito le lacrime agli occhi, ho sentito il cuore perdere un battito. (salto spazio-temporale)Noi tre sedute, distrutte, a un tavolo del baretto più tranquillo del Velvet. Mal di schiena, mal di testa, male i piedi, praticamente un lazzaretto… approcci di varia natura da parte dell'umanità più disparata (disperata?)… "che si fa? aspettiamo che passino di qui (per la legge dei grandi numeri dovranno pure fare un giro da queste parti… o no?) o li andiamo a cercare?", "io ho paura che se noi ci alziamo, appena ci allontaniamo loro arrivano qui…". Vabbé, si decide di andare in avanscoperta. Da posizione tattica e sopraelevata scrutiamo la buia ed enorme pista del Velvet. Io non faccio testo, essendo una talpa col paraocchi, ma mi impegno lo stesso per il bene comune… Ma ecco la Simona: "Ho visto Prette!", detto con una sicurezza che fa paura. E ci indica un puntolino perso all'orizzonte… Sconcertata dallo scoprirsi 'occhio di lince', cerca di ritrattare: "Ma forse non è lui, magari ci assomiglia solo…". Ci avviciniamo: è proprio lui, alto e dritto come un palo della luce, da solo che osserva la fauna che balla in pista. Ci avviciniamo ancora, sempre di più, sempre di più, un pensiero malinconico vola dalla Machi, gli siamo ormai vicinissime e… lo schiviamo, alla ricerca delle nostre mete: Manuel e Dario!!!!!!!!!Entriamo nella pista piccola: musica tecno, Prodigy, Chemical Brothers… e Manuel appoggiato al bar che discute animatamente, molto, troppo animatamente con una donzella, e gesticola, sembra infervorato… e lei è praticamente sdraiata sul bancone… bile e gelosia si riversano a ondate su me e Simona, che spiamo, osserviamo ogni mossa, ogni espressione… scatta il dramma: la donzella gli passa una mano con fare un po' troppo intimo lungo il fianco… e noi ci guardiamo, occhi sgranati all'inverosimile, bocca aperta, mani artigliate… siamo isteriche e patetiche, ma non ce ne frega niente: questo è troppo. Propositi omicidi si fanno largo, è consigliabile allontanarsi. Cosa che facciamo prontamente. Con la morte nel cuore stiamo uscendo dalla saletta quando sento un "ciao" e la Cinzia che ricambia il saluto. Attimo di confusione: davanti, Simona continua a camminare e non si accorge di me che resto un po' staccata cercando di individuare la Cinzia, che si è volatilizzata. Recupero la Simo. Cerchiamo la Ci. Niente. Sparita. Andiamo al baretto di prima, visto che era la nostra meta, ma niente. Torniamo indietro, ma niente. Alla fine ci becchiamo: scopriamo che era stato il Dario a salutare e che si erano fermati due minuti a parlare (dove? dove, che non eri da nessuna parte?????). Ed ecco il secondo dramma: il violinista era accompagnato a una bionda (la sua donna? un incubo? o solo uno spiacevole inconveniente?). Ormai siamo tre donne distrutte nel corpo e nell'anima (come la Machi può ben testimoniare, alla luce di un sms irriferibile che le è stato inviato!). Per fortuna la Simo ha ancora un residuo di speranza, curiosità… voyeurismo (maniache, pedinatrici e pure guardone!!!)!!! Si lancia nell'ultimo inseguimento dell'Agnelli… e torna di corsa e trafelata, ma sopraffatta di gioia!!! I Nostri hanno scaricato le donne e stanno parlando sparsi in vari gruppetti. Via, all'arrembaggio! Cinzia, ancora non del tutto ristabilita, evita il Ciffo, così ci si butta su Manuel, che sta parlando con alcune persone. Ma stare a guardarlo fisso da due metri pare brutto, così di spostiamo un po' di lato… gli eventi si susseguono, e ci troviamo sedute su uno dei gradini della pista grande, a fissare Manuel che intanto si è piazzato nel bar di fronte. Chiamatelo destino ma, mosso dai nostri influssi e desideri, l'Agnelli risale proprio dalle scale dove siamo noi. La Ci non si smentisce e lo apostrofa con un "Ué, Nureyev!!!". Parte il dialogo. Io, povera sfigata, derelitta, me misera, me tapina, non sento una cippa di quello che si dicono e dovrò farmi riferire tutto in seguito (tristezza…). Comunque, senza bisogno di sentire, era chiaro che Manuel era ben più che alticcio… "ebbrezza totale", come direbbe Morgan. In ogni caso, intuisco che la Ci gli ricorda dei balli sfrenati di sabato scorso e lui dice (blatera confusamente?) che per vedere le cose migliori bisogna aspettare che il locale cominci a svuotarsi e che la musica non è ancora quella giusta. Purtroppo però io e le mie amiche siamo pressate da orari di autobus e treni… si fa presente la questione a Manuel, nella speranza che – complice l'ubriachezza – si offra di darci lui un passaggio fino in stazione. Questo non avviene e noi siamo costrette a recuperare i nostri poveri bagagli, far su le canne e andare alla navetta che ci porterà lontano da Lui… non prima di un ultimo saluto. Manuel, sempre sorridente, ci saluta e, mentre lo fa, mi appoggia una mano sulla spalla. Per non esser da meno gli tocco il braccio anch'io, ma tanto la figura dell'ebete la faccio lo stesso, visto che non riesco a farmi uscire niente più di un misero "ciao, ci vediamo a Bologna". EBETE!!!!!!!!! CRETINA!!!!!!!! DEFICIENTE!!!!!!!! Ok, ho capito che non riuscirò mai a far colpo su Manuel con la mia intelligenza. Il problema è che non posso fare molto affidamento nemmeno sul corpo… che mi resta?? Lo sequestro?(salto spazio-temporale)Noi tre spalmate sul bus-navetta che ci riporterà alla stazione di Rimini. Paranoia e isteria. La Ci si chiede e ci chiede se "quella" poteva mai essere la donna di Dario. No, non poteva esserlo. Matematicamente impossibile, non regge, non sta in piedi che se la poti a Rimini in un giorno qualunque e non a Ferrara per Pasqua.Io e la Simo pronunciamo una sola parola, ma in due versioni:- Manuel!- Manuel-Manuel!Rientro letargico in treno, abbattute dalla stanchezza che ha seguito l'euforia (un grazie alla Cinzia che mi ha svegliata al momento di cambiare treno, sennò io tiravo dritto fino a Milano).Postilla: URGE CAMBIO ARMADIO!!!!!!!! Cari i miei After, non esiste che io venga a due concerti per due sabati di fila e voi siate vestiti nello stesso identico modo!!!!! E' imbarazzante. Soprattutto, sono imbarazzanti le pezze sotto le ascelle del Viti: sei carino, bello, dolce… perché ti butti via così??

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